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Cos’è il fotovoltaico?



Il fotovoltaico è una tecnologia che si basa su un principio fisico-chimico attraverso il quale la luce che colpisce dei pannelli contenenti silicio si trasforma in energia elettrica. Un po’ come succede nei nostri computer: i microprocessori in silicio trasformano gli spostamenti interni di elettroni in informazioni elettriche. Un pannello fotovoltaico si comporta più o meno allo stesso modo, con la differenza che quella che viene prodotta è, appunto, energia elettrica.
Gli impianti possono essere stand-alone e greed-connected. Nel primo caso, l’impianto non è collegato alla rete e funziona autonomamente, nel secondo l’impianto è collegato e quindi chi lo utilizza non corre il rischio di rimanere senza corrente nel momento in cui il pannello non sia in grado di generarla.
Il leit motiv dei prossimi anni sarà “Autoproduzione di energia elettrica”. Per abbattere i costi, per basarsi su fonti rinnovabili, per salvaguardare l’ambiente. Il must dei prossimi anni si deve quindi chiamare Fotovoltaico.



In cosa consiste l’impianto fotovoltaico?

Ci sono dei pannelli fotovoltaici che vengono installati nei luoghi più adatti, quelli maggiormente esposti al sole, come ad esempio il tetto della casa, il giardino o il balcone. Le dimensioni dei pannelli variano, in genere, tra gli 8 e i 20 metri quadrati e riescono a produrre circa 1.100-1.300 KWh/anno nel Nord Italia, 1.100-1.500 KWh/anno al Sud. La potenza dell’impianto dipende esclusivamente dalle abitudini di chi andrà ad installarlo, quindi è importante analizzare le bollette del gestore che abitualmente fornisce l’energia e tenere in particolare considerazione i cosiddetti “scatti”, ovvero i KWh consumati.
All’interno della casa non avviene nulla di trascendentale: ad oggi, l’interruttore è collegato ad un quadro elettrico che prende l’energia dalla rete di trasmissione nazionale; all’impianto già esistente va aggiunto un componente in grado di assorbire l’energia in arrivo dai pannelli, ma è tutto perfettamente integrabile sia in case di vecchia costruzione che in nuove abitazioni.




Quindi faccio anche del bene all’ambiente?

L’energia solare è pulita, se ognuno di noi producesse energia elettrica per la propria abitazione o impresa servendosi di tecnologie fotovoltaiche, contribuirebbe all’immissione nell’atmosfera di migliaia di Kg di CO2 in meno ogni anno.


Se piove?

Se piove non produco energia elettrica. Se ci sono le nuvole non produco energia elettrica. Se c’è tanto inquinamento produco meno energia elettrica. Il pannello fotovoltaico rende bene quando c’è tanto sole. Per questo si può pensare di accumulare l’energia prodotta, anche se le prestazioni in caso di mancanza di sole sono comunque minori. Ad ogni modo, nei periodi invernali o con clima più rigido si può sempre pensare alla rete elettrica tradizionale come coadiuvante del fotovoltaico.
In caso di altri agenti atmosferici, ad esempio la grandine, si può stare tranquilli: i pannelli sono studiati per far si che chicchi di grossa dimensione non arrechino danni alla struttura, sono testati e vengono commercializzati con regolare certificato.


L’impianto crea danni estetici?

È ovvio che uno o più pannelli posizionati in giardino o su una terrazza saranno per forza visibili. Però vi è un costante studio per far si che l’impatto estetico sia comunque gradevole. I nuovi contesti vengono costruiti in maniera tale da riservare un adeguato spazio ai pannelli, gli edifici storici prevedono l’utilizzazione di componenti specifici con superfici traslucide, caratterizzate da colori differenti, o la sostituzione di parti e componenti con elementi nuovi, quali tegole o scandole fotovoltaiche, vetri per infissi, lamelle di persiane, superfici flessibili con celle in silicio amorfo . Insomma, si fa il possibile per rendere la visione dei pannelli il più piacevole possibile.
Dagli studi sui materiali fino alle logiche di utilizzazione per creare mix di energia pulita, il fotovoltaico è in costante evoluzione. Attualmente siamo ancora alle prime generazioni di impianti e pannelli che, certo, seppur efficienti e perfettamente funzionanti, possono essere migliorati a tal punto da cominciare ad elaborare un sistema capace di espandere il fotovoltaico su scala nazionale


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